Doveva essere la rivoluzione della kermesse canora più tradizionale d’Italia, invece si è rivelata una bufala. Ecco cosa ne è stato della svolta social di Sanremo 2012.
Per un po’ di giorni si è parlato di rivoluzioni, cambiamenti, aperture al mondo dei social, in particolare Facebook.
Vi avevamo già parlato della rivoluzione-Sanremo, presentandola come una vera e propria trasformazione nel sistema di candidatura dei cantanti in gara.
La categoria delle Nuove proposte aveva avuto, nei mesi scorsi, la possibilità di caricare la propria canzone, il videoclip del singolo e i propri dati tramite un’intuitiva app di Facebook sulla pagina dedicata a Sanremo Social; nella fase successiva i finalisti approvati dalla giuria di qualità avevano potuto farsi votare sempre tramite application; infine, con la promessa che “si sarebbe tenuto conto dei risultati ottenuti tramite votazione su Facebook per selezionare i partecipanti“, tutti i finalisti erano stati invitati a un grandissimo casting, per la selezione dei 6 finalisti, coloro che, in ultima battuta, potranno cantare sul palco dell’Ariston.
Il risultato? Pare che dei voti degli utenti su Facebook non si sia tenuto molto conto e che sul palco saliranno giovani già celebri e legati alle major più famose. Ma dallo staff di Sanremo controbattono: “Il volere della rete è stato rispettato, perché il primo in classifica entrerà a far parte di Sanremo Giovani, più anche un secondo concorrente, votatissimo dal web, ovvero Erica Mou“.
Insomma, i patti erano chiari fin dall’inizio: terremo conto dell’opinione del popolo di Facebook, ma faremo le nostre scelte durante il casting.
Un cambio di carte in tavola o un equivoco e troppe aspettative per questa rivoluzione che, in fin dei conti, rivoluzione non è stata?