
Qualche mese fa Cristina aveva dedicato un post molto interessante ad un tema che, purtroppo, trova poco spazio.
Un piccolo sottobosco di utenti dimenticati quello degli over 60 i quali, con Internet, social network e tecnologia in generale, trovano non poche difficoltà.
Il fatto che i nostri cari “anzianotti” non si sentano a proprio agio nella rete non dipende solo dalla loro poca dimestichezza ma, soprattutto, dalla limitata offerta a livello di contenuti e servizi.
“Quando si parla di Internet, Web 2.0, e-commerce e social network, nell’immaginario collettivo l’utente di tali servizi viene concepito quasi inconsciamente come appartenente ad una fascia di età piuttosto giovane” così Cristiano Ghidotti apre il suo articolo dedicato a tutti coloro che, vittime di qualche primavera in più sulle spalle, rimangono frequentemente in secondo luogo quando si parla del mondo informatizzato.
Forse non tutti sanno che, a dispetto del senso comune, la fetta di utenti e di blogger un po’ attempati è molto ampia.
Avevate mai sentito parlare di Maria Amelia Lopez?
Questa signora, il 22 maggio, è scomparsa all’età di 97 anni e la notizia, in poche ore, ha fatto il giro del mondo sulla rete.
Vi chiedete il perchè?
Bene, Maria Amelia era una blogger molto attiva che condivideva pensieri, parole, immagini e video con la rete e che, nonostante l’età, era concretamente entrata nell’era del nuovo web.
Samuel Gusso, giustamente, parte da questo esempio così singolare per spingere ad una riflessione molto ampia in merito.
Vi invito a leggere interamente l’articolo.
Ciò che sostanzialmente emerge analizzando il contesto e guardandoci intorno è che Internet, allo stato attuale, non è ancora pronto per relazionarsi ad un target che non sia tra i 18 e i 40 anni (se non in rare eccezioni).
Le campagne virali, le e-mail marketing, i vari social media ed in generale gli approcci da parte di chi comunica sia a livello personale sia a livello aziendale, intrinsecamente “boicottano” un utenza over 60.
Ma siamo proprio sicuri che queste persone siano così poco interessate e interessanti da un punto di vista del web?
A mio parere, concorde con Gusso, sono piuttosto gli strumenti a disposizione che non si adattano per niente al target degli ultra cinquantenni.

Spesso mi capita di pensare a mio nonno alle prese con facebook, con un blog o con skype! :O
Milioni di applicazioni che non troverebbero ragione d’esistere con un signore di settantanni che ha sempre vissuto secondo la filosofia della praticità, della concretezza e della semplicità.
Sono convinta che anche per le persone di una certa fascia d’età sarebbe stimolante ed appassionante scoprire nuovi strumenti legati al web e all’informatica.
Dalla loro hanno sicuramente il tempo a disposizione da dedicare ad interessi, hobby, curiosità, informazione e quant’altro.
Potrebbero tenersi in contatto con parenti lontani, condividere con essi fotografie, videochiamarsi gratuitamente e molto altro.
Insomma, il potenziale da sviluppare anche nei riguardi degli over 50 è molto ampio secondo me.
Studiare delle applicazioni cucite su di loro e investire a livello di formazione potrebbe aprire le porte ad una realtà davvero interessante sia per gli utenti sia per le aziende.
Già nel 2007 era esploso il boom, in alcune città, di corsi dedicati agli anziani; sarebbe interessante capire se effettivamente si sta proseguendo in questo senso, se i corsi sono finanziati dal governo o comunque se esistono delle agevolazioni anche per chi volesse “studiare” privatamente.
Concludo con la proposta di Samuel Gusso invitandovi a riflettere sul potere della semplicità…
“Mi chiedo se per voi un “Oldfacebook”, pulito delle molte “chiassose possibilità” e con qualche piccolo accorgimento, non possa essere una soluzione plausibile. Propongo ad esempio la possibilità di ricevere via sms (questo sì lo sanno usare) notizie inerenti gli aggiornamenti più recenti: “Il tuo amico Luigi ha caricato le foto del nipotino Giovanni” o “Il club degli amanti del Libro ha appena pubblicato la recensione del libro Il Codice da Vinci scritta dal tuo amico Roberto”. On e off line in poche parole, per fare in modo che la transizione verso la rete o l’incontro con essa non sia tanto traumatico“.
Marusca Cesare
Press & Marketing
CDCM Pro