Da qualche giorno sta girando in rete un video piuttosto bizzarro nel senso che, probabilmente, senza una spiegazione allegata, risulterebbe abbastanza lontano dai canoni del marketing.
Ora vi spiego meglio.
Un ragazzo, al Sasquatch music festival, inizia una danza (abbastanza delirante!) solitaria, davanti agli occhi di molti altri ragazzi (incuriositi ma passivi).
Ecco però che, dopo qualche attimo, alla”danza” si unisce un secondo ragazzo e, poi, un terzo.
Proprio quest’ultimo, come spiega bene Seth Godin, funge da anello cardine per il resto della massa che, a poco a poco, accorre e partecipa attivamente.
Nel giro di qualche minuto, quella che all’inizio era una semplice danza solitaria diviene un grande ballo collettivo del quale, ogni individuo, si sente partecipe e solidale.
E’ qui che nasce la metafora e l’associazione dell’evento ad una strategia virale proprio perchè, anche sul web, i presupposti sono gli stessi.
La forza di una campagna virale sta proprio nel fatto di allargarsi autonomamente, di prendere forma grazie ad una spinta comune, senza troppi perchè…semplicemente grazie al fattore: condivisione.
In questo caso, la miccia innescata dalla terza persona è talmente potente che riesce a coinvolgere altre persone, che a loro volta ne abbracciano altre e così via, fino a diventare un vortice autocelebrativo.
Uno spettacolo insomma.
In molti hanno commentato questo video che, ripeto, ad una prima occhiata potrebbe risultare fuori luogo ma che, in realtà, ha dentro molto significato a livello di marketing.
Non si finisce mai di imparare, a quanto pare!
Attenzione a quello che fate durante party, festival o concerti… potreste essere ottimi campioni su cui studiare 😉
Marusca Cesare
Press & Marketing
CDCM Pro