Ikea da sempre è vicino ai rifugiati di guerra.
Il brand di arredamento low cost, ha anche ideato delle casette, facili da montare, che possono aiutare le persone che fuggono da guerre, dittature, soprusi e che altrimenti dovrebbero dormire per strada, in tende improvvisate.
Sono molti i bambini che scappano da queste realtà e, Ikea, è in prima linea per aiutarli. Oltre che per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle loro condizioni di vita.
Ecco perché, il brand di design nel suo store di Slependen, in Norvegia, ha deciso di ricreare una casa di Damasco, città della Siria che ha subito danni dai bombardamenti che vanno avanti ormai da troppo tempo e che rendono la vita delle persone invivibile… ovviamente se riescono a sopravvivere alle bombe che piovono sulle loro teste.
Un’installazione di 25 metri quadrati che ci mostra in che condizioni devono vivere grandi e piccini in Siria: muri distrutti, case diroccate, il caos, senza dimenticare che sono pochi i beni che si possono salvare e che le persone vivono senza cibo, senza acqua potabile, senza elettricità, senza riscaldamento… senza nulla.
Dal 17 al 31 ottobre l’installazione è stata visitata da 40mila persone e sono stati donati 22 milioni di euro che saranno destinati alle opere della Croce Rossa in Siria: scopo dell’installazione, infatti, non è solo sensibilizzare le coscienze, ma anche raccogliere fondi per fare qualcosa di concreto per chi è costretto a vivere in queste condizioni disumane.