Guerrilla marketing a Copenhagen, una piscina a centro strada per pubblicizzare un hotel!

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Guerrilla marketing, piscinaArte o pubblicità? La linea è davvero sottile quando ammiriamo certi capolavori di Guerrilla Marketing. Chissà quante persone hanno pensato di essere sul punto di finire in acqua in una piscina piazzata nel centro della carreggiata!

 

Come promuovere un hotel con piscina in una città come Copenhagen, dove di alberghi ce ne sono a bizzeffe? Semplice, con un’azione di Guerrilla Marketing in grado di attirare la curiosità di tutti i passanti, informandoli anche della presenza di un albergo che al suo interno propone proprio una bella piscina dove nuotare e rilassarsi.

Dalla Danimarca ci arriva questa interessante azione di Guerrilla Marketing, una vera e propria pubblicità realizzata in maniera non convenzionale, con un’opera d’arte disegnata, in questa occasione, direttamente sulla strada. Certamente è più visibile e appetibile di un normale cartellone pubblicitario, come ce n’è tanti in giro per tutte le città.

A tutti gli automobilisti che passavano di lì (o molto più probabilmente a tutti i ciclisti, visto che la città danese è famosa per il suo traffico su due ruote, rigorosamente ecologiche!) non sarà potuto sfuggire questo specchio d’acqua in mezzo alla via, che sembra davvero reale. Chissà quante frenate fatte per evitare di cascarci dentro…

L’albergo ha ottenuto, con il minimo sforzo (giusto quello del pittore che ha dipinto questo trompe l’oeil!) e con un costo decisamente più basso rispetto alle classiche campagne pubblicitarie,  il massimo della visibilità, non solo perché tutti quelli che passano di lì non possono far altro che notare il messaggio (“ehi, ma lo sai che poco più avanti c’è un hotel con piscina?“), ma anche perché azioni del genere di Guerrilla Marketing hanno anche grande risalto sul web, aumentando le possibilità che la pubblicità abbia un’eco potenzialmente universale!

Unico problema di questa campagna: la scritta è in danese. “Hotel Pool” sono le uniche parole che si capiscono, perché la parte successiva del messaggio (che tradotta in italiano significa “è il primo sulla destra“) è incomprensibile per tutti gli stranieri… Chi l’ha realizzata ha forse pensato che tutto il mondo conosca il danese? La prossima volta è meglio usare l’inglese se si vuole avere un successo ancora più grande e la massima comprensibilità! 😉