Si chiamano “Freedom from Porn” e, come si definiscono loro, sono dei ragazzi amanti del porno.
Steve Jobs, padre patron di Apple e autore della memorabile frase “Freedom from Porn” (a questo link trovate la diatriba) è l’oggetto della contestazione.
Appiccicare adesivi contenenti messaggi espliciti di “gallinelle in calore”, “casalinghe calde” e “nerd vogliose” e creare profili Social fake di un arrapato Steve Jobns all’interno della pubblicità che Apple ha fatto per le strade di San Francisco in occasione del WWDC (Apple Worldwide Developers Conference) di questi giorni è la loro azione.
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E, consci della chiusura del sistema Apple, ci si chiede se quella che è partita inizialmente come Rivoluzione non si stia trasformando in una dittatura. Illuminata, ma pur sempre tale.