Amore ai tempi del 2.0: illusione o metodo efficace e veloce?

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Dimenticate i bei tempi del bigliettino sotto il banco. Delle telefonate di nascosto, dei sussurri dietro la scuola, dei primi amori nati così, per caso, in modo romantico e tradizionale. Oggi l’amore si trova su Facebook, e sono soprattutto i più piccoli a subire il fascino di questi metodi così veloci e facili da usare, quanto efficaci per conoscere qualcuno di totalmente nuovo.

Può uno schermo del pc avvicinare due persone tanto da farle innamorare? Tanto da far credere loro di essere vicini, nonostante la distanza geografica, e di poter superare le ovvie difficoltà di un rapporto a distanza nato sul web? La cronaca ci dice di sì e sono soprattutto i ragazzi a sfruttare l’onda dei Social Network e in particolare di Facebook per fare nuove amicizie, sperando, magari, in qualcosa in più. Jonathan e Maria, i due ragazzi protagonisti di quella che una volta avremmo chiamato “bravata“, ne sanno qualcosa: sono finiti su tutti i giornali e in tv per la loro fuga d’amore 2.0, nata su Facebook a chilometri di distanza e finita ieri quando i due sono stati ritrovati, dopo ore di angoscia da parte dei genitori, nei dintorni di Parco Sempione, a Milano.

L’amore su Facebook, quindi, con l’aggravante che i ragazzini protagonisti di questa romantica gita fuori porta non hanno ancora 14 anni e speravano, forse, di conoscersi e stare un po’ insieme, piuttosto che scappare definitivamente lontano da casa.

Per i due novelli Romeo e Giulietta del web, osteggiati dalla distanza cibernetica, un lieto fine: i genitori sollevati nel rivederli sani e salvi, forse commossi da tanto coraggio, in nome dell’amore. Ma quattordicenni a parte, non è certo un caso che molti si affidino ai Social Network per incontrare l’amore. I vari Meetic, Incontrissimi e gli Speed date organizzati direttamente da gruppi e pagine Facebook o via Twitter la dicono lunga sulla fiducia che gli utenti hanno nei confronti dei metodi veloci e anticonvenzionali del web.

Ma sono davvero efficaci? Le statistiche interne delle singole agenzie “per cuori solitari” dicono di sì: più del 30 % degli iscritti, in media, trova l’amore, ma non è detto che i dati rispondano a realtà.

Quel che è certo è che tutti quelli che cercano l’amore sul web desiderano andare poi oltre: oltre il nickname, oltre l’avatar, oltre la chat. Ed è probabilmente questo anche il desiderio dei due adolescenti fuggitivi, che hanno deciso di passare dal web alla realtà con un metodo decisamente poco convenzionale.