Social media, stop per gli automobilisti: vietati Facebook e Twitter alla guida

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Guidare nel traffico, beccare un semaforo rosso e allora lasciarsi tentare dallo smartphone per controllare le mail, il proprio profilo Facebook, la timeline di Twitter: nel frattempo il semaforo è diventato verde, le macchine dietro hanno premura di proseguire, il conducente smartphonizzato si distrae e scatta il tamponamento: ma è davvero realistico pensare che l’aumento degli incidenti sia dovuto anche a un incremento dell’uso di questi dispositivi tecnologici, usati alla guida? Secondo gli inglesi sì. E non è un caso che li abbiano vietati.


Secondo la polizia britannica, tablet, cellulari e smartphone sono la causa principale dell’incremento degli incidenti per le strade inglesi. Già da tempo vige il divieto di utilizzo di questi dispositivi, da quando, cioè, in Inghilterra ci si è accorti che un automobilista su cinque si distrae alla guida a causa di questo vizio.

D’altronde anche un semplice sms, senza puntare troppo il dito verso le nuove tecnologie, può indurre in tentazione: anche in Italia si registrano casi di incidenti e tamponamenti con maggiore frequenza, da quando non solo l’uso dei cellulari, ma anche quello degli smartphone è stato sdoganato.

La soluzione? Potrebbe essere quella di vietare l’uso degli smartphone alla guida, magari in previsione di una multa salata per chi infrange il divieto. Ma, nella realtà, una cosa del genere è realizzabile? Rinunceremmo a distrarci quella manciata di secondi, giusto il tempo di dare una sbirciatina al profilo o alle mail, credendo di non fare nulla di male?