L’uso di Internet modifica le nostre capacità di memoria: lo dice una ricerca

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Tutto il giorno davanti al pc, per motivi di lavoro, di studio o per divertirsi e rilassarsi. Tra social networks e motori di ricerca, l’uso massiccio degli strumenti della rete può influenzare in modo concreto le nostre capacità cognitive? Una ricerca dice di sì.

L’uso massiccio di motori di ricerca e social network influisce sulle nostre capacità cognitive e di memoria: una ricerca della Columbia University dimostra che la possibilità di ricordare in modo elaborato viene fortemente minata dall’utilizzo degli strumenti informatici.


Google, gli altri motori di ricerca e i social network minano le nostre capacità mnemoniche perché, secondo gli studi effettuati nella prestigiosa università americana, creerebbero una memoria esterna che, inconsciamente, giudichiamo sufficiente per le nostre attività quotidiane. Ci appoggeremmo quindi alla memoria del web e non alle nostre risorse, ma questo può essere sufficiente?

La ricerca, pubblicata su Science, ha coinvolto un gruppo di studenti universitari della Columbia. L’obiettivo? Cercare di capire in che termini l’uso massiccio di Internet avesse modificato le loro capacità di memoria. Alle domande attinenti a termini legati a Internet, gli studenti hanno risposto lentamente e a fatica. E per parole estranee al mondo del web? Gli studenti sono risultati più veloci e preparati.

Se questo sembra un paradosso, in realtà non lo è: sostanzialmente gli strumenti e dunque la memoria che il web conserva e di cui ci rende parte si muove da sola, è autonoma e non ci sarebbe bisogno di sforzare la memoria personale perché quella collettiva è già sufficiente.