Francia vs Facebook e Twitter: citare i social network è pubblicità occulta

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Al bar con gli amici, sotto la Tour Eiffel o all’ombra del Louvre, i cittadini francesi saranno liberi di nominare i loro social network preferiti, tra i quali campeggiano, come per i cugini italiani, Twitter e Facebook. Ma in tv e in radio questo non sarà possibile: il governo francese, nei giorni scorsi, ha stabilito che far loro riferimento è da ritenersi pubblicità occulta.

I programmi tv e radio francesi non sono più liberi di nominare Facebook e Twitter, nè di citarli  in sovraimpressione: secondo la legge del 1992 che regola l’uso ( e l’abuso) della pubblicità occulta, citare i due social network – o tutti i loro equivalenti – è assolutamente vietato.

Non sarà possibile citare il like nè invitare gli utenti a seguire un certo account Twitter, perché rappresenterebbe a tutti gli effetti una forma di pubblicità subliminale. E ovviamente la legge è uguale per tutti: anche gli altri social network non potranno essere citati.

Autorizzare i riferimenti ai due maggiori social significherebbe danneggiare le altre piattaforme non citate, perché non altrettanto famose o apprezzate. Una possibile soluzione: lasciare che tutti citino tutto, da Facebook a Twitter, passando per Youtube.

Una parità di status che non farebbe del male a nessuno! Proprio come succede in Italia, dove basta un “Messaggio promozionale” in sovraimpressione per rimanere nella legalità.l