Il dottore è in linea ovvero: la medicina ai tempi del web 2.0

1042

C’erano una volta gli studi medici, colmi di pazienti in attesa, dove per una ricetta o un semplice consulto dovevi trascorrere intere giornate. E oggi? Gli studi medici sono sempre pieni di pazienti, ma il web ha scremato un po’ quelle che erano le richieste più semplici e meno impegnative e le ha messe in mano ai dottori più tecnologici, che rispondono direttamente live dai social network o dai loro blog.

I blog specializzati in medicina e salute sono tantissimi e tutti conosciuti e frequentatissimi. Anche se gestiti da blogger esperti, però, il più delle volte dietro a questi portali efficientissimi non stanno dei medici: non tutti sono a conoscenza di questo dettaglio fondamentale, e gli utenti pretendono diagnosi che questi blog non possono dare. In ogni caso, la medicina ai tempi del web 2.0 ha di certo il pregio di arrivare alle news più in fretta e di comunicarle in modo semplice ed efficace anche a chi non possiede nessuna nozione medica.

Secondo un recente articolo del Corriere della sera, le reti sociali e la blogterapia avrebbero migliorato, in alcuni casi, l’umore dei pazienti: la tendenza degli ultimi anni è quella di raccontare la propria degenza o la malattia, anche la più grave, usando lo spazio web per esorcizzare la depressione e la paura. E funziona: secondo le interviste fatte a questi blogger molto speciali, raccontare la propria malattia, oltre ad essere di aiuto agli altri, terrebbe la mente lontana dalla depressione e dell’angoscia.

In Usa, un servizio permette ai malati di tenere sempre aggiornati i parenti tramite il sito carepages.com; in Italia non siamo ancora così aggiornati, ma il sostegno di certe community, sempre più numerose e frequentate, lascia ben sperare sul futuro dell’innovazione e del web al servizio di cause buone e giuste.