Essere social e iperconnessi fa bene al cervello: lo dice una recente ricerca. Scoprite gli effetti in questo articolo.
Se lo dice una ricerca sarà vero (?): secondo la University college di Londra esisterebbe un rapporto diretto tra dimensioni del cervello e sviluppo delle interazioni social. In pratica, secondo questo studio, il cervello aumenterebbe di volume in relazione al numero di amici e chiacchiere che porteremmo avanti con loro durante il giorno in modo del tutto virtuale.
L’esperimento, che ha monitorato le regioni cerebrali di alcuni studenti impegnati a twittare e a postare su Facebook, cerca infatti di dimostrare che ci sono diversi punti di contatto tra l’uso di Internet e le funzioni cerebrali, il tutto ovviamente in positivo.
Ciò dimostrebbe che l’uso massiccio dei social network, seppur in alcuni casi possa portare a un aumento del grado di distrazione, non può sviluppare tutti quegli aspetti legati alla creatività e alla fantasia, ma anche alla comunicazione.
In poche parole, i social media manager, ovvero coloro che sono incaricati di movimentare le fan page aziendali e gli account Twitter dei brand (tra le altre cose che sono in grado di fare) avrebbero maggiori possibilità di vedere aumentata a dismisura la grandezza del loro cervello, considerato che usano i social per lavoro tutto il giorno, 7 giorni su 7?
Sarebbe bello se la risposta fosse sì, ma da Social media manager mi sento solo di dire che non è chiaro se il volume del cervello aumenti con l’uso di Facebook e company, quello che aumenta sono i contatti (personali e lavorativi) e il numero di chiacchiere giornaliere portate avanti, con gran piacere di chi non crede che anche questo, in fondo, sia un lavoro.