Ironici, personali, pieni di informazioni dettagliate sulle proprie competenze o diari dedicati al proprio modo di vedere la vita. Ora il blog è un biglietto da visita che regala visibilità. E magari anche un lavoro.
Il caro curriculum va in pensione? Dove finiscono i vecchi modi di trovare lavoro? C’era una volta il colloquio formale, in cui ci si presentava con un foglio carteceo che raccontava tutte le esperienze lavorative affrontante nel corso della propria carriera.
Ma gli anni passano e la tecnologia si evolve e allora anche il curriculum cartaceo cade in disuso. Per un certo periodo sembrava quasi che il videocurriculum potesse prendere il suo posto, o che Linkedin, per quanto amato e apprezzato, rappresentasse la svolta nei meccanismi sempre più intricati della ricerca di un lavoro.
A riaccendere le speranze per tutta quella categoria di precari e disoccupati, o di giovani alle prime esperienze alla ricerca del lavoro della propria vita arriva il blog: se utilizzato al meglio, può essere una chiave di volta non indifferente per farsi notare in modo non-convenzionale.
Parlare di sè, presentare le proprie competenze in modo ironico e allo stesso tempo professionale, può davvero essere utile, tanto più se si cerca un lavoro in ambito web. Sul bigliettino da visita, quindi, fido compagno di strada per tutti coloro che sono alla ricerca, segnalare sempre l’indirizzo del proprio blog personale, un luogo in cui incanalare le proprie competenze, sotto forma di post.
Mi sento di condividere. In realtà ho iniziato a rifletterci leggendo Seth Godin che da anni lo afferma. Chissà quando questa vetusta Italia si aggiornerà!