Offline per 24 ore ed è subito Sindrome da vuoto digitale

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Uno studio dell’Università del Maryland ha dimostrato che bastano 24 ore offline per gettare nello sconforto più totale migliaia di giovani, per renderli irritabili e annoiati. E’ stata chiamata la Sindrome da vuoto digitale e colpisce i giovani a digiuno di Social Network, tv, radio e cellulari.

Hanno definito l’esperimento “crudele“: i ragazzi interessati, giovani studenti universitari che si sono prestati, per appena 24 ore, a scollegarsi dal mondo esterno e digitale, non ce l’hanno fatta a resistere. Il progetto di chiama The World Umplugged ed è stato organizzato da un gruppo di ricercatori per dimostrare quello che un po’ tutti sappiamo ormai da tempo: riusciremmo mai a vivere senza rete?

Intolleranti, annoiati e senza nulla da fare se non leggere o parlare – face to face, che orrore! – con gli amici, gli studenti impegnati nel progetto hanno ritenuto “impossibile” proseguire con il black-out digitale e con il digiuno di Facebook e Twitter: più del 25 % tra loro passa infatti più di 6 ore al giorno davanti al pc, togliendo tempo a impegni meno “social” ma decisamente più salutari. Tra i ragazzi dei 10 Paesi interessati nell’esperimento, al primo posto tra i “fissati” ovviamente quelli americani, seguiti poi dai messicani.

C’è un modo per risolvere il problema? Probabilmente no: circondati come siamo da connessioni, sempre aggiornati e raggiungibili, risulta praticamente impossibile staccarsi dal cellulare, e, anche se potremmo forse rinunciare alla tv, compenseremmo con il web, che tutto può e su tutto ci informa. E l’unico modo per sapere se sapremmo mai resistere al black-out digitale è quello di spegnere tutto per un po’ di giorni. E vedere un po’ se riusciamo a mandare avanti la nostra vita vera.