Può un social network raccontare gli umori di un intero paese? Sì, se parliamo di Twitter, sul quale moltissime ricerche sono state effettuate, proprio perché fonte attendibile e cartina al tornasole dei trend e delle attitudini degli utenti che lo usano. Uno studio oggi racconta che l’Italia, da un’analisi di centinaia di tweets, è al terzultimo posto tra i paesi più tristi in assoluto. Ma sarà poi vero?
L’ultima ricerca parlava di gruppi e caste su Twitter, nel quale si riconoscevano utenti allegri e infelici e decretava senza ombra di dubbio che i primi si riunivano tra loro e i secondi idem, a formare dei veri e propri clubs esclusivi. L’Università di Cambridge invece è andata oltre: ha cercato di capire quali sono i Paesi più felici del mondo. Una strenua analisi dei tweet per arrivare alla conclusione che l’Italia campeggia al terzultimo posto tra i più infelici. In sostanza, gli utenti, condividendo e esprimendo il loro pensiero rispetto ai fatti dell’attualità del Belpaese, rifletterebbero un malumore generale, che ci ha spedito agli utlimi posti della classifica.
I tedeschi brillano in prima posizione come “più felici“, mentre, in Usa, sono gli abitanti del Tennessee a rappresentare il modello di popolazione ottimista. Il Nevada inceve, cala in ultima posizione, tra i paesi più “preoccupati”.
Per quanto questo tipo di ricerca sia sempre curiosa, ci si domanda se siano o no attendibili: può davvero un social network come Twitter raccontare tuti questi dettagli di un intero Paese?